
Casperia Pubblicato da Redazione Best Of The Apps
Vi portiamo alla scoperta di Casperia e dei piatti tipici locali: una giornata all’insegna della cultura sabina e del buon cibo.
Con la mini guida di oggi vogliamo portarvi alla scoperta di una piccola perla del Lazio. Si tratta di un borgo dalle origini antichissime ma curato nei dettagli e negli scorci che incontreremo lungo le vie: vi portiamo alla scoperta di Casperia e ovviamente anche dei piatti tipici locali che potrete gustare in zona!
Casperia, con i suoi 1257 abitanti, si trova a poco più di mezz’ora di macchina da Rieti, tra il Tevere e i Monti Sibillini ad un’altezza di 397 metri. Se l’osserviamo dall’alto… è bellissimo vedere come questo territorio si divide marcatamente in due parti: ad ovest troviamo la zona collinare mentre ad est possiamo ammirare quella montuosa.
Sapevate che anticamente questo meraviglioso posticino si chiamava Aspra Sabina? Probabilmente per via del territorio, molto roccioso, o per il nome del colle su cui sorge il borgo: il Monte Aspra. Questo fino al 1947, anno in cui Aspra Sabina diventa Casperia, dando seguito alla credenza per cui, in epoca preromana, su questo stesso colle si trovava la città di Casperia, citata da Virgilio nel libro VII dell’Eneide.
Ma torniamo ai giorni nostri! Una delle prime cose che vi colpirà è sicuramente la pulizia, l’integrità e la cura in ogni angolo di questo piccolo paesino, particolari che hanno reso Casperia una dei borghi con Bandiera Arancione nel Lazio.
Come ogni borgo medievale che si rispetti l’accesso al centro storico è pedonalizzato. Decidiamo quindi di parcheggiare la nostra macchina fuori dalle mura e di iniziare la nostra avventura alla scoperta di Casperia!
Il profumino dei deliziosi piatti che si fa largo tra i vicoletti… fa venire l’acquolina in bocca! Da vecchi buongustai non possiamo che soddisfare il nostro palato!
Quali sono i prodotti tipici locali di Casperia? Scopriamoli insieme!
La cucina tradizionale di Casperia rispetta a pieno tutte le caratteristiche della cucina sabinese. Ricca di sapori genuini e semplici e di piatti che derivano dalla tradizione contadina! Tutte queste prelibatezze sono rese ancora più gustose dall’aggiunta del prodotto tipico per eccellenza della zona: l’olio d.o.c. di Fara Sabina. Ma torniamo al nostro menù e vediamo cosa ordinare.
Per primo abbiamo scelto le famigerate fregnacce alla sabinese: un tipo di pasta fresca, tirata a sfoglia e poi tagliata grossolanamente a pezzettoni molto larghi. Nel dialetto locale la parola “fregnaccia” sta ad indicare una cosa di poco valore: effettivamente si tratta di un piatto povero, preparato con aglio, olio d’oliva, funghi misti, olive nere e salsa di pomodoro. Un piatto povero ma dall’immenso valore tradizionale, tanto da essere citato negli scritti di Cicerone. Decisamente gustoso!
Come secondo optiamo per l’abbacchio alla cacciatora, una ricetta simbolo non solo di Casperia ma dell’intero Lazio! L’abbacchio è un agnello giovanissimo che si nutre ancora del latte della madre. La tenera età dell’agnello – all’incirca di 5 o 6 settimane – garantisce una carne tenera e ricca di grassi. Un piatto che viene ancora cucinato seguendo le antiche ricette di una volta: lasciando rosolare l’agnello nell’olio con l’aglio, insaporendo con salvia, rosmarino, un pizzico di pepe e aceto ed infine aggiungendo un po’ d’acqua e farina. Altrimenti potete optare per un’altra alternativa ancora più ghiotta: le costolette di abbacchio fritte… a voi la scelta!
E per dolce? Vi consigliamo il dolce tipico locale: i famosi amaretti casperiani! A vederli assomigliano molto alle meringhe ma sono fatti con l’aggiunta di nocciole macinate e tostate, essenza di mandorle amare e un pizzico di vanillina. Altri dolci tipici di queste zone vengono preparati in occasione di festività: abbiamo i murzillitti, dalla forma rotonda, fatti con noci e miele e portati in tavola in occasione delle feste natalizie, e le buonissime ciambelle di patate e zucchero preparate in occasione del Carnevale.
Dopo aver deliziato il nostro palato con le varie squisitezze locali, cosa ne dite di metterci in marcia e scoprire le bellezze di Casperia?
Iniziamo la nostra passeggiata varcando la Porta Romana (proprio quella che vedete in foto!). È bellissimo perdersi nei vicoli e riuscire ad ammirare ogni scorcio, le vie abbellite dai fiori colorati. Continuando a salire arriviamo a Piazza Umberto su cui si affaccia l’imponente Fontana del Belvedere! Fermatevi per qualche minuto ad ammirare lo splendido panorama sui Monti Sabini che si gode da questa angolazione e magari scattate una bella foto ricordo.
Altra cosa interessante di Casperia è la conformazione a “bulbo di cipolla”. Le sue viuzze si intersecano in una serie di giri concentrici per poi restringersi nel punto più alto del borgo: Piazza Giovanni Battista… ed è proprio qui che siamo diretti! Affacciata sulla piazza c’è l’omonima Chiesa di San Giovanni Battista, che con il suo campanile romano svetta sopra i tetti di tutto il paesino. Vi consigliamo di visitarla perché al suo interno potrete visitare il presepe-miniatura di Casperia: l’artista Giannicola Mariani impiegò ben dieci anni per realizzare l’opera!
Non potete però lasciare Casperia prima di visitare palazzo Forani! Parliamo della dimora storica della famiglia dei Bruschi, feudataria degli Orsini. Risalente al XVI secolo, questo imponente edificio è un omaggio alla famiglia degli Orsini tanto che, al lato del portale del palazzo, svettano ancora due enormi orsi di pietra. Il palazzo conta oltre cinquanta stanze e una cappella e ad oggi è adibito anche a casa vacanze… magari vorrete alloggiare proprio qui!
Ma quale è il periodo migliore per andare a Casperia?
Difficile scegliere… a nostro avviso ogni momento è buono per visitare Casperia! Da aprile a maggio vedrete nei campi un’esplosione di ginestre e gli alberi di giuda fiorire con le loro meravigliose foglie rosa, mentre le viottole grigie del borgo saranno colorate da glicini, rose e gerani. A giugno invece i campi si punteggiano di tante margherite e papaveri, mentre a luglio di bellissimi girasoli! Ma se preferite andare quando le temperature si faranno un po’ più tiepide, potete optare per fine ottobre. In questo periodo inizia la raccolta delle olive ed avrete la possibilità di osservare da vicino l’antica tradizione dell’olivicoltura sabina… non male come idea, non credete?
Speriamo che la nostra mini guida al borgo di Casperia e dei piatti tipici locali vi sia piaciuta! Ma prima di lasciarvi vi consigliamo altre due piccole tappe sulla via del ritorno. Se siete amanti di storia e arte, a nemmeno un’ora di macchina, trovate un altro paesino medievale assolutamente da vedere: il borgo di Cittaducale: se volete trovate la nostra guida cliccando qui. Vi consigliamo infine una visita alla Città della Nocciola – Caprarola – per gustare la buonissima e famosa nocciola d’eccellenza. La troverete sempre ad un’oretta circa di macchina: se volete avere qualche informazione in più potete leggere la nostra guida al borgo cliccando qui!