San Ginesio
Set 28 2018

San Ginesio Pubblicato da Redazione Best Of The Apps


Avventuriamoci in una passeggiata tra le vie di San Ginesio, alla scoperta delle particolarità di questo bellissimo borgo!

San Ginesio è rinchiuso nell’abbraccio delle sue mura, sormontate da possenti torrioni. Passeggiando fra le sue vie, è impossibile non notare le verdi colline e i “monti azzurri” che circondano il borgo.

Sapete che San Ginesio si è aggiudicato il titolo di “balcone dei Sibillini”? Di tanto in tanto infatti si incontra un belvedere da cui affacciarsi per ammirare il stupendo panorama!

La storia della città è fortemente legata al Santo da cui prende nome. Ginesio fu un mimo e musico di età romana, vissuto durante il regno di Diocleziano. Nei suoi spettacoli derideva il nuovo culto cristiano; questo fino alla sua conversione, in seguito alla quale fu perseguito e infine decapitato.

Il santo istrione pervade non solo la storia, ma anche le mura della città. Lo si vede raffigurato nei sigilli comunali, nei dipinti e nelle miniature di epoca medievale ma anche nelle formelle e fra i capitelli della Collegiata: il vero gioiello di San Ginesio.

Cosa visitare a San Ginesio?

La Collegiata è la chiesa principale, e si affaccia sulla piazza di questo bel borgo. Le cappelle della chiesa custodiscono a loro volta dei tesori, dipinti di famosi pittori Manieristi: da Federico Zuccari al Pomarancio, alla “Ultima cena” di De Magistris. La facciata della chiesa – invece – è un vero capolavoro gotico, unito alla tradizione romanica in un intreccio di formelle in cotto e altre fini decorazioni.

L’aspetto più interessante e misterioso della Collegiata però è legato a una leggenda, secondo la quale – proprio all’interno della chiesa – sarebbero custodite le spoglie di Pipino Il Breve, re dei Franchi e padre di Carlo Magno.

A San Ginesio sono legati personaggi di diverse epoche storiche, fra cui la figura di Alberico Gentili (1552-1608), insigne giurista di diritto internazionale divenuto professore all’Università di Oxford. La sua figura in pietra svetta al centro della piazza del paese, che ha voluto rendere così omaggio a uno dei suoi più illustri cittadini.

Uscendo dalle mura del borgo,  “bandiera arancione” per la sua ottima offerta turistica e ambientale, si può intraprendere un percorso nel verde delle colline marchigiane. Vi suggeriamo di visitare la Rocca di Colonnalta, il monastero di San Liberato e l’Abbazia delle Macchie oppure, se si è in cerca di piatti tipici, consigliamo di assaggiare il famoso “polentone” di San Ginesio, preparato con mais locale e un buonissimo ragù di carne.

Se le Marche vi hanno incuriosito venite a leggere il nostro articolo su Cingoli cliccando qui: natura, monumenti e divertimento non mancheranno!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *