6 prodotti tipici abruzzesi da assaggiare almeno una volta nella vita
Mar 08 2019

6 prodotti tipici abruzzesi da assaggiare almeno una volta nella vita Pubblicato da Redazione Best Of The Apps


Vi portiamo con noi in un viaggio gastronomico fra 6 prodotti tipici abruzzesi: delle specialità davvero particolari e poco conosciute!

Avete in mente di intraprendere un viaggio alla scoperta dei piccoli borghi che costellano le montagne abruzzesi? Dovete sapere che l’identità di questi luoghi e dei suoi abitanti è fortemente legata ai prodotti tipici dell’Abruzzo, che – nei secoli – hanno scandito il passare delle stagioni. Basti pensare alle pecore e ai tratturi: le vie della transumanza, che portavano i pastori via da casa per diversi mesi ogni anno.

Oltre ai classici arrosticini e pecorini stagionati, che tutti noi identifichiamo con l’Abruzzo, sono tanti i prodotti tipici abruzzesi che hanno caratterizzato le tradizioni e la storia di questa splendida regione. Oggi ve ne faremo scoprire 6 che forse vi sorprenderanno!

 

1. Ferratelle e scrucchiata

Le ferratelle sono delle cialde gustate dagli abruzzesi durante tutto l’anno, e attese dai bambini quando viene Natale. Prendono questo nome dal ferro su cui sono cotte, e che imprime la caratteristica forma. Pensate che in passato ogni promessa sposa possedeva un suo ferro personalizzato da portare in dote, forgiato dal fabbro del paese con un monogramma o lo stemma della famiglia. Una curiosità sulla cottura? Sembra che sia necessario il tempo di recitare due preghiere: Un Padre Nostro e un’Ave Maria. Le ferratelle abruzzesi si possono farcire con miele o nutella, ma i più tradizionalisti vi consiglierebbero di servirle con della scrucchiata. Si tratta di una marmellata d’uva Montepulciano d’Abruzzo. Il nome stesso di questa marmellata nasce dalla lavorazione, dalla spremitura di queste uve: si scrucchiano – cioè – si schiacciano.

 

2. La pasta di Fara San Martino

Fara San Martino è un borgo di 1400 anime, che sorge nei pressi dei territori della Majella, e – per tutti gli abruzzesi – è sinonimo di pasta. Proprio in questo piccolo centro infatti sono attivi ben quattro pastifici: merito delle acque incontaminate del fiume Verde, grazie alle quali Fara San Martino ha guadagnato il titolo di “capitale dell’acqua e della pasta”. Un ruolo decisivo nella buona riuscita della pasta è giocato dalla varietà di grano impiegata, molto ricco di proteine, ma il vero segreto è l’acqua di sorgente!

 

3. Ventricina vastese

La ventricina vastese è un salume tanto antico quanto nobile. Tagliamone una fetta: oltre ai lardelli, notiamo il colore rosso acceso delle carni, donato dalle polveri di peperone rosso. Il sapore è piccante, e in alcune varianti si possono percepire delle note di arancio e limone, con cui si lavano le vesciche di maiale prima di farcirle. Una volta la ventricina la si faceva in casa, con il maiale allevato nella propria corte. A Vasto, i contadini mangiavano questo salume nelle stagioni più fredde – per fare il carico di energie – ma si usava anche donarlo agli amici in occasione delle feste. Oggi è un ottimo souvenir per chi viaggia in queste belle zone dell’Abruzzo, mentre gli abitanti di Vasto continuano a mangiarla con del pane o a unirla a pezzettoni al ragù della domenica.

 

4. Liquirizia

Si tratta di un prodotto che forse non pensavate potesse nascere e prosperare in queste terre. Quella fra l’Abruzzo e la liquirizia è una storia d’amore lunga 600 anni. La radice della liquirizia nasce infatti sui rilievi dei Calanchi, vicino Atri. I frati domenicani furono i primi a estrarne il succo, utile sia nel settore farmaceutico che dolciario. Pensate che anche lo stecco del Liuk, il ghiacciolo Algida al limone, è fatto con la liquirizia di Atri!

 

5. Zafferano

Come Atri è legata alla liquirizia, Navelli è conosciuta per il suo oro rosso: lo zafferano. Anche in questo caso, i frati domenicani furono pionieri nella cura di questo fiore, importato dal monaco Santucci di ritorno dalla Spagna nel 1230. I preziosi pistilli sono stati curati e impiantati nella piana del borgo, che si ricopre di un mantello viola durante i mesi di ottobre e novembre: una fioritura spettacolare!

 

6. Pecorino marcetto

Questo pecorino spalmabile, dal sapore piccante – originario di Castel del Monte – non è certamente adatto a tutti i palati. Tempo fa, quando i contadini lasciavano stagionare le forme di parmigiano, poteva capitare che l’umidità delle cantine favorisse l’attacco delle mosche! Queste, poi, nel clima favorevole della forma, depositavano le loro larve, capaci di rendere molle e “marcio” l’intero impasto. I contadini abruzzesi non si sono scoraggiati, e hanno fatto di necessità virtù. La forma di formaggio oggi si scava, e il morbido contenuto viene conservato in dei vasetti, pronto per essere spalmato sul pane.

Avete mai sentito parlare di questi prodotti tipici dell’Abruzzo? Magari ne avete altri – altrettanto particolari – da suggerirci? Potete lasciare un commento qui sotto!

 

Complimenti per le belle foto a

@cinziadamore (da Instagram) – ferretelle e scrucchiata

@chefpetergilmore (da Instagram) – ventricina vastese

@mickmucc (da Instagram) – pecorino marcetto

 

 

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